Dopo un 2011 che aveva fatto ben sperare in una ripresa dell’export salentino, avendo chiuso l’anno con un + 32%, nuova doccia fredda per il 2012, il cui bilancio si chiude in rosso con una diminuzione delle esportazioni del 4,3% e un valore globale di merci esportate pari a 445,2 milioni. Considerando l’export del solo quarto trimestre, la flessione, rispetto allo stesso trimestre del 2011, è stata del 10,8%. Le esportazioni italiane, invece, hanno registrato un + 3,7% e quelle pugliesi + 7,3%, risultato che colloca la Puglia tra le regioni più dinamiche. Le restanti province pugliesi chiudono il 2012 con segni positivi: Taranto con una variazione del +18,1%, tra le province italiane una delle più elevate, Foggia con + 10,4%, Brindisi + 6,1% e Bari e la Bat con + 2,6%. Lecce con un peso del 5,1% è la provincia che da il minor apporto all’export della regione preceduta solo dalla Bat (4,7%). E’ Bari con il 41,5% che rappresenta buona parte delle esportazioni regionali, seguita da Taranto (28,5%), Brindisi (11,2%) e Foggia (9,1%). A Lecce spetta però il miglior saldo conseguito con oltre 184 milioni di euro, seguita da Bari con 98,6 milioni e da Foggia e da Bari-Andria-Trani, rispettivamente con 90 e 34 milioni di euro. Negativi invece i saldi commerciali di Taranto, su cui pesa la questione Ilva, con oltre un miliardo di euro e Brindisi con 489 milioni.
Leggi tutto
