Diminuito lievemente (-0,4%) l’export nazionale nel 2024, sintesi di dinamiche territoriali differenziate: la contrazione dell’export è più marcata per le Isole (-5,4%) e il Sud -5,3%, più contenuta per il Nord-ovest (-2,0%) e il Nord-est (-1,5%), in contro tendenza il Centro che invece registra una crescita (+4%). Le flessioni più ampie si sono registrate in Basilicata (-42,4%), Marche (- 29,7%) e Liguria (-21,1%); le regioni più “vivaci” sono state, invece, la Toscana (+13,6%), Valle d’Aosta (+11,1%), la Calabria (+9,4%), Lazio (+8,5%) e il Molise (+5,8%). La Puglia registra una flessione pari al -3% causata dalle contrazioni delle esportazioni delle province di Taranto (-24,8%), Foggia (-13,8%) e Lecce (-1,7%). Le provincie di Bari e Brindisi, invece, realizzano entrambe un incremento dell’export del 3% mentre la BAT dell’11,1%. La provincia di Bari, con un export di oltre 5 miliardi di euro rappresenta la metà delle vendite estere pugliesi, seguita da quella di Taranto con 1,2 miliardi, cifra che rappresenta quasi il 13% delle esportazioni della regione, mentre il peso delle esportazioni di Brindisi con 946 mln (9,7%) e Lecce con 896 mln (9,2%) si equivale.